Conservazione, valorizzazione e sorveglianza
L’Archivio di Stato di Avellino è un archivio storico, la cui principale missione istituzionale è la conservazione delle fonti documentarie prodotte dagli enti statali sul territorio provinciale. La corretta conservazione delle carte, il loro riordinamento, lo studio approfondito di esse, delle istituzioni che le hanno prodotte, del modo in cui si sono sedimentate e sono state trasmesse permettono all’archivista di procedere alla redazione degli strumenti di ricerca utili per lo studio e l’indagine storica da parte dell’utenza. Inventari, repertori, indici, elenchi, regesti, guide offrono al pubblico, anche non specialistico, la chiave di lettura e di consultazione dei complessi archivistici, attraverso una descrizione gerarchica e multilivellare, dal generale al particolare, che può andare dal livello fondo o superfondo alla singola unità archivistica. La fruizione da parte dell’utenza è incrementata dalla descrizione sul web del patrimonio archivistico conservato, secondo standard descrittivi nazionali ed internazionali condivisi, in programmi ministeriali quali Sias e portali dedicati quali Antenati, Poster e Portale degli strumenti di ricerca on-line in San.
L’attività di promozione e valorizzazione del patrimonio documentario, quale fonte imprescindibile per la ricostruzione della storia e della identità del territorio, si esplica attraverso l’organizzazione di mostre, convegni, giornate di studio, presentazione di volumi, pubblicazione di cataloghi o di inventari. L’archivio intrattiene inoltre rapporti con le scuole di ogni ordine e grado per attività e progetti di didattica della documentazione archivistica attraverso una offerta formativa rinnovata ogni anno.
Altro compito istituzionale dell’Archivio è la sorveglianza sugli archivi degli organi periferici dello Stato presenti sul territorio, che si attua attraverso apposite commissioni, istituite presso ogni ufficio statale della provincia. L’attività delle commissioni di sorveglianza è finalizzata a garantire la corretta tenuta degli archivi correnti e di deposito secondo i più aggiornati titolari e piani di conservazione, la selezione della documentazione che ha un interesse storico-archivistico, l’elaborazione delle proposte di scarto secondo appositi massimari ed infine i versamenti all’Archivio di Stato competente.
